Il Teatro Umoristico "I DE FILIPPO"

CUPIDO SCHERZA E ... SPAZZA atto unico di Peppino De Filippo

SIK-SIK L'ARTEFICE MAGICO atto unico di Eduardo De Filippo

Allestimento e debutto
13 ottobre 2000 - Cava - A. M. Liceo Scientifico

Il "Teatro Umoristico i De Filippo" nasce nel febbraio del 1931 al Teatro Kursaal di Napoli.
I tre fratelli finalmente realizzano un sogno: quello di formare una Compagnia tutta loro nella quale Eduardo assume il compito di Direttore Artistico e Regista (anche se il termine sarà coniato dal filologo Bruno Migliorini qualche anno dopo); Peppino Direttore Amministrativo e Titina Prima Attrice. In locandina i loro nomi dividono lo spazio con il film della Metro Goldwin Mayer "La vita è sogno" e con "Sant'Elena l'Aquila prigioniera" di Abel Gange.
I De Filippo vengono da esperienze diverse, ma tutti sono stati iniziati al Teatro da papà Scarpetta e tutti e tre hanno ricoperto il ruolo di Peppeniello in "Miseria e Nobiltà".
Il successo non tarda ad arrivare, ma la vita è dura; bisogna cambiare spettacolo di continuo e, Eduardo e Peppino, durante la proiezione cinematografica, chiusi nei rispettivi camerini, scrivono l'atto unico da rappresentare la settimana successiva; la mattina presto si prova, più tardi non sarebbe possibile, il cinema apre alle undici: tre spettacoli al giorno alternati al film; le correzioni al testo si faranno nell'intervallo con la colonna sonora a fare da sottofondo.
Lo spettacolo procede con la tecnica tradizionale delle farse di Scarpetta, ma con una dimensione assolutamente nuova. Cominciano a prcisarsi i ruoli che in futuro assumeranno i due fratelli: Peppino è la grande maschera mediterranea, un talento naturale, che coglie fulmineo lo spunto e lo rivolta in comicità. Eduardo inizia la sua metamorfosi di attore e autore moderno e sensibile; comico anche lui, certo, ma con un'amarezza in fondo al cuore, che trasforma il suo sorriso in smorfia di dolore. Insieme portano il tocco di un realismo magnifico, fatto in parti uguali di osservazione della realtà e di scatto fantastico.
Ultimo spettacolo del "Teatro Umoristico I De Filippo" il 10 dicembre 1944 - Napoli - Teatro Diana - pochi giorni prima un litigio terribile ha distrutto un sodalizio di grandissimo successo e diviso irrimediabilmente i due fratelli anche sul piano umano, ma da quelle ceneri nasceranno due grandi realtà destinate a lasciare un segno nel Teatro moderno.
"La Compagnia del Teatro Italiano" di Peppino De Filippo che ha portato la "farsa" ai più alti livelli sostenendo che ..."In teatro tutti sono buoni a far piangere; ma fare ridere è tanto, tanto complicato e difficile!" ed il "Teatro di Eduardo" con i grandi capolavori della  "Cantata dei giorni dispari" tra i quali "Filumena Marturano" che debutta al Politeama di Napoli  il 7 novembre 1947.
La scelta di rappresentare, nel centenario della nascita del più grande drammaturgo del novecento - dopo Pirandello - le due farse di maggior successo del Teatro Umoristico ed il capolavoro di Eduardo "Filumena Marturano", scaturisce dalla volontà di risalire alle origini di un mito e non ci sorprende la casualità di un destino: Peppino, morto il 26 gennaio 1980, ha da poco rappresentato "Cupido scherza e ... spazza!". Eduardo chiude la sua storia d'attore  nel 1981 riproponendo "Sik-Sik, l'artefice magico" e Titina, costretta a lasciare le scene per una grave insufficienza cardiaca, crea l'ultimo grande personaggio della sua vita d'artista portando al successo "Filumena Marturano" - unica, vincente protagonista femminile in tutta la drammaturgia eduardiana.

CUPIDO SCHERZA E ... SPAZZA
L'azione si svolge nel "basso" di don Vincenzo, povero ma onesto netturbino, che in un momento di festa scopre la tresca fra la moglie Stella ed il caporale Pascuttella.
La situazione, seria nella sua sostanza sviluppa una comicità irresistibile attraverso un linguaggio lirico, ma pieno di strafalcioni, esibito con la naturalezza dell'ignorante che crede così di mostrarsi colto.
L'atto unico, scritto da Peppino nel 1931 per la Compagnia Umoristica "I De Filippo", è il lavoro che maggiormente sottolinea le differenti qualità recitative dei fratelli, esaltandone la forza mimica e la grande espressività.


SIK-SIK L'ARTEFICE MAGICO
L'idea della prima vera fatica di Eduardo autore, nata in treno, in un Vagone di terza classe, e appuntata sulla carta che avvolge la colazione, darà vita allo sketch comico della rivista: Pulcinella principe in sogno.
La trama è semplice, ma è un concentrato di verità, ilarità e malinconia, che scopre i risvolti amari della vita di un povero artista, e insieme il bisogno di illusione che spinge il pubblico verso il teatro.
Sik-Sik è nei guai: il ritardo di Nicola, il compare che fingendosi un comune spettatore lo aiuta a realizzare le sue false magie, lo ha costretto ad ingaggiare un altro povero disgraziato.
Lo spettacolo comincia ed è una piccola tragedia, mascherata da grande farsa: I due falsi spettatori, litigando fra loro e coinvolgendo il vero pubblico, faranno scoprire i trucchi, ma non riusciranno a rovinare la sua fama di "artefice magico".
L'anno dopo, formata la Compagnia Umoristica, lo sketch diventerà un atto unico e Titina scriverà nel suo diario: «Sono le undici del mattino e stiamo provando Sik-Sik. In questo momento abbiamo smesso di recitare perché stiamo ridendo fino alle lacrime; non si riesce ad andare avanti. Troppa la comicità della situazione e soprattutto i lazzi e le invenzioni di Eduardo e Peppino…».

D.M.V.