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LAccademia

Settembre 1986 - Marzo 2020
Il Piccolo Teatro al Borgo aveva festeggiato il “Decennale” con un mese di ritardo e con una replica di “Questi Fantasmi” proposta il 15 gennaio 1987 nel Paolo VI, suscitando le ire del Pungolo, giornale locale, scandalizzato per l’uso del salone dove, inagibile il Duomo, si celebrava la Messa. Non sapeva, forse, l’autore dell’articolo, che la sala era nata come cinema-teatro e, soprattutto, non era stata consacrata. Lo sapeva bene, però, S. E. Rev.ma Mons. Ferdinando Palatucci, Arcivescovo emerito, che aveva voluto incontrarci perché un “collega” gli aveva parlato con entusiasmo della Compagnia Cavese ed aveva deciso di aiutarci.
Quando seppe che non solo non avevamo più il Teatrino al Borgo Scacciaventi, ma nemmeno una Sede per effettuare le prove di “Napoli milionaria” da rappresentare al Teatro Rossini di Pesaro, dietro precisa richiesta degli organizzatori per il “Quarantennale” del prestigioso "Festival Nazionale d'Arte Drammatica", ci propose l’uso della sala mensa dell’ex Seminario. Era un piccolo salone a piano terra formato da due stanze, confinanti con un altro locale, un poco più piccolo e posto ad elle. Naturalmente c’erano dei lavori da fare, ma, se avessimo trovato un aiuto … economico … si poteva fare! Ne parlai con il Presidente dell’A.A.S.T. e … la settimana dopo partirono i lavori. Per la seconda volta e con assoluta semplicità, Enrico Salsano, realizzava un Teatrino Parrocchiale, ancora oggi esistente e funzionante, in una città priva da troppo tempo del suo Teatro Verdi! Inaugurammo il 4 aprile con “Napoli milionaria”, repliche 5, 7, 8 e l’11 eravamo a Pesaro.
Il Parroco Don Antonio Filoselli,  che a volte assiste alle prove, una sera suggerisce l’istituzione di una regolare scuola di Teatro, proponendo anche il nome ed il logos: una H formata dalle iniziali delle parole Accademia Cavese di Cultura e Arte .
L'A.C.C.A. - Scuola di Dizione e Recitazione – con corsi triennali e Saggio/Spettacolo obbligatorio alla fine di ogni Anno Accademico – apre i battenti il 10 settembre 1986 con il consenso di Mons. Ferdinando Palatucci, la soddisfazione di Enrico Salsano e l'approvazione dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo.
Presidente onorario: Don Antonio Filoselli - Rappresentante dell’ A.A.S.T. cav. Enzo Baldi – Direttore Artistico e Responsabile: Domenico (Mimmo) Venditti. Docenti del Primo Anno Accademico 1986/1987 - Storia del Teatro: Anna Maria Morgera – Uso del Corpo: Antonio Pierro, ballerino del Teatro San Carlo Dizione e Recitazione: Mimmo Venditti, diplomato alla "Bottega Teatrale del Mezzogiorno", diretta da Antonio Casagrande - Teatro Cilea (NA).
Nel 1990 il parroco, don Antonio Filoselli, comunica la indisponibilità della Curia Vescovile a concedere l’uso continuato della sala Teatro. L'intervento del Sindaco, Prof. Eugenio Abbro, da noi sollecitato, ottiene solamente dal neo Vescovo, Mons. De Palma, la possibilità d'uso della sala, quando è libera, ma da richiedere di volta in volta, e l'uso della piccola stanzetta annessa al Teatro, già sede della Compagnia; sono poco più di 10 metri quadrati, ma per non deludere i circa 100 allievi, divisi in tre Sezioni, compreso un gruppo di giovani della Compagnia "HYpocrites" di Solofra, decidiamo di continuare, ma l'anno dopo siamo costretti ad arrenderci.
Verso la fine di agosto del 1991 la Compagnia Teatrale “Hipocrites”, d’accordo con l’Assessore alla cultura di Solofra, chiede di aprire una succursale dell’A,C.C.A. chiamandola: A.S.C.A. (Accademia Solofrana di Cultura e Arte) in un ampio ed attrezzato salone messo gratuitamente a disposizione dalla parrocchia dietro richiesta del Comune.
Il 2 ottobre 1991 parte il primo Anno Accademico dell’A.S.C.A. che si conclude il 18/22 giugno 1992 con lo spettacolo: “TEATRALITÀ” nel cortile del Municipio di Solofra. Anche se con il magone, ma con molta soddisfazione, completo il triennio solofrano a giugno del 1994 – poi anche l’A.S.C.A. è costretta a sospendere i corsi per mancanza di Sede.
Questa sofferta mancanza dura fino al 1997, ma già nel 1992 avevamo ricominciato a sperare. Il sindaco Abbro, il 3 febbraio, ci aveva ventilato la possibilità di ottenere due locali seminterrati della scuola Don Bosco di Corso Mazzini a patto di eseguire i lavori di riadattamento a nostre spese. Era soltanto il primo passo, non sapevamo dove avremmo preso i soldi per fare i lavori, ma decidemmo di fare il salto nel vuoto. Il 20 novembre 1995 firmiamo il comodato con il nuovo sindaco Raffaele Fiorillo impegnandoci per 12/18 milioni delle vecchie lire ... I lavori durarono poco più di un anno, ma la compagnia Teatrale aveva, da tempo, preparato e recitati tanti spettacoli, girato l'Italia, macinare chilometri, prima con una vecchia ambulanza modificata, poi con un pulmino  F 24, per realizzare quel sogno: una Sede tutta nostra con una vera Sala Prove, dove poter riprendere anche i Corsi dell'A.C.C.A. ... Finalmente l’ 1 gennaio 1997 l'Accademia riprende i corsi di Dizione e Recitazione inaugurando la nuova Sede del Piccolo Teatro al Borgo..
Nell’estate del 2003 il Sindaco Alfredo Messina, causa lavori all'Istituto Scolastico Don Bosco, ci chiede di spostarci al primo piano della struttura situata in via Papa Giovanni XXIII – non è al centro ed ha un brutto accesso (una stretta scala mobile che non ha mai funzionato) ... ma un ampio ed acustico salone che ci permette l’istallazione di una pedana (mt. 6 x 4 - h. cm. 60) dove effettuare anche le prove della Compagnia e … svolgere qualche serata con ospiti.
Nel 2008 ritorniamo in c.so Mazzini – ang. via Della Corte – dove i Corsi si sono tenuti regolarmente fino alla decisione nazionale di chiusura per pandemia, mentre si provava: Un Suicidio Collettivo tra Miseria Bella e Bambini Scomparsi” libero adattamento in due tempi di Mimmo Venditti da Peppino De Filippo – “LA PALLA AL PIEDE” di Georges Feydeau e “L’AVARO” di Moliére nella traduzione di Luigi Lunari.
- 11 marzo 2020 -